Arianna Defilippi
Fraz. Sussisa 29/b/1
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LUCE, MATERIA, PITTURA

La luce è materia, materia è luce.
Anche il pensiero più buio e il ricordo più annebbiato attraverso la luce e la materia si manifestano sulla tela.


Spesso queste opere nascono da un legame attinente la natura, la luce, la durata.
Il soggetto, qualunque esso sia, diventa luogo dell'interiorità.
Luce, colore, profondità esistono per risvegliare un'eco nel nostro corpo, ad esprimerla è una pittura dai profili non netti, ricca di nuances, suggestioni, accordi più suggeriti che definiti.
Una proustiana "impression veritable"di chi provando una sensazione non sa quanto dipenda dalla presenza della cosa che la provoca o da memorie, associazioni mentali che s'aggregano alla percezione diretta.
Musa ispiratrice di molte mie opere è la musica.
Lavoro sovente insieme a mio marito Davide, pianista e compositore, dipingo le tele contemporanea-mente al progressivo delinearsi della sua interpretazione musicale.

Cos'è per me la pittura?

Atto imprescindibile, gesto primitivo, necessità atavica, ricordo di una fase perduta dell'essere: l'infanzia.
Ricerca interiore, emotiva, introspettiva, mnemonica di immagini e ricordi, conoscenza di inquilini non sempre graditi della mente e del cuore: pulsioni, paure, angosce e ossessioni.
Condizione, spesso scomoda, dell'essere artefice e mezzo al tempo stesso;la progettualità pittorica si evolve dando luogo a ciò che spesso viene definito come frutto di creatività e si è subito investiti dall'impegnativo ruolo d'artefice ma la pittura vive di accadimenti ed eccola mani-festarsi fluida o graffiante ma soprattutto diretta attraverso una casualità forse apparente dettata da un imperativo non previsto.
Dipingere è delineare, far emergere dalla mente immagini, emozioni, sensazioni, è anelare all'equilibrio per spesso distruggerlo è scandagliare, cercare il giusto taglio o orizzonte, è dirigere un coro di pigmenti, toni, supefici, linee ma è anche confondere, arretrare, soffocare metter a tacere, ferire.

… E la tela?

Porzione di spazio, tessuto semplice, la tela è in realtà il più spietato degli specchi, inchiodata tesa al telaio o distesa mollemente a terra, piccola e apparentemente innocua o grande e imponente non esiste superficie opaca più riflettente capace di attendere in silenzio la tua prima mossa.
La tela ti sfida a conoscerti e non solo a partire dal tuo profilo migliore.

…Chi sono i miei maestri?

Sono, tra coloro che posso vedere all'opera oggi potendone ammirare tutta la loro determinazione e viscerale desiderio, i bambini con il loro agire su superfici senza limiti con i loro ripensamenti … imme-diati, capaci d'astrazione, drammatici.
Tra coloro che invece scruto e interrogo all'orizzonte di un tempo ormai trascorso … Turner, Tiziano, Strozzi, Munch, Klimt, Bacon, Van Gogh, Monet, Goya, Courbet,… e al mio tempo più vicini Sturla, Casa-grande, Kirkeby, Menegon…
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